Tradotto (finalmente) in italiano, Hear Me Talkin’ To Ya è un libro del 1955 di Nat Shapiro e Nat Hentoff che racconta il jazz attraverso le testimonianze dei suoi creatori
HEAR ME TALKIN’ TO YA, di NAT SHAPIRO & NAT HENTOFF
ITALIC, 2011
Pagine 326 – 18,00
Hear Me Talkin’ To Ya, pubblicato per la prima volta nel 1955, oggi torna a nuova luce nella traduzione di Massimo Tarabelli che ha inserito note esplicative e dati biografici dei musicisti.
Non c’è testimonianza artistica che vive di una sola storia. Ci sono quella ufficiale e quella aneddotica.
Nat Shapiro e Nat Hentoff hanno messo insieme oltre seicento testimonianze rilasciate da alcuni dei più grandi protagonisti della musica afroamericana. Dando così vita a una storia del jazz scritta in prima persona da chi, quella musica, ha contribuito a svilupparla.
La storia del jazz raccontata dai suoi protagonisti
Vengono alla luce un’infinita serie di storie e di affermazioni che ci obbligano a ripensare l’idea stessa di jazz. Come quando leggiamo l’intervista di Dizzy Gillespie che ci racconta la nascita del be bop: «Nessun uomo in particolare ha dato il via al jazz moderno. Ma una delle condizioni che l’ha fatto nascere è stata questa: alcuni di noi si riunivano per delle jam al Milton’s, ad Harlem, nei primi anni Quaranta.
C’era sempre qualcuno che non sapeva suonare, ma ugualmente saliva sul palco e partiva per sei o sette chorus. Allora io e Thelonious Monk cominciammo a lavorare su variazioni armoniche sempre più complesse, che poi usavamo per spaventare quei ragazzi privi di talento». (LV)