Storico jazz club newyorkese, il Village Vanguard rivive nelle parole del suo fondatore, Max Gordon: ecco “Dal vivo al Vanguard”
Max Gordon
DAL VIVO AL VANGUARD
- IL SAGGIATORE, 2010
PAGINE 192 – 12,00 EURO
Il Village Vanguard di New York (178 Seventh Avenue South, nel quartiere Greenwich Village) non è soltanto un piccolo jazz club, ma anche un opificio culturale per tutti gli appassionati di jazz. A raccontarne la storia è direttamente il suo proprietario e fondatore, Max Gordon, nato in Lituania nel 1903 e arrivato in America da emigrato.
Un ragazzo che giovanissimo, ad appena trentadue anni, nel 1935, ha dato vita a un locale che ha visto esibirsi tutti i grandi eroi della musica afroamericana – da Charlie Parker a John Coltrane, da Miles Davis a Sonny Rollins – e ha ospitato numerose e storiche registrazioni dal vivo: basti pensare a “Sunday At The Village Vanguard” e a “Waltz For Debby” del trio di Bill Evans con Scott LaFaro al contrabbasso e Paul Motian alla batteria – due album frutto della medesima session, tenutasi domenica 25 giugno 1961 – e a “Live At The Village Vanguard” – registrato anche questo nel 1961 – di John Coltrane.
Sfilano aneddoti, ricordi, storie e intense emozioni. Gordon dichiarerà: «C’è gente che si meraviglia di sapere che il Vanguard ha un proprietario. Io li capisco. Per metà del tempo è come se fosse il locale a possedere me». (LV)